Arte artistica è un trionfo di energia, dove i colori del fuoco, della vita e della passione s’intersecano in un tutto cromatico che racchiude il sogno. La sintesi di luce che si determina è avvolgente e suscita benessere in chi è capace di cogliere il linguaggio dell’anima.
In quest’opera, la grammatica del colore è fondamentale e si fa metacomunicazione. La ginnasta non è soltanto fine a se stessa, ma diventa metafora della voglia di fare, della determinazione, dell’abnegazione che porta al successo.
In un mondo in cui si vive di immagini che si bruciano all’istante, in cui tutti si soffermano a ciò che vedono, Daniela Bussolino ci ricorda che dietro un’esecuzione, una performance eccellente, ci sono settimane di duro lavoro, di sogni, di rinunce e di sacrifici.
Nell’era del tutto e subito, la Bussolino ci rammenta che serve coraggio per riuscire. Sono necessari il talento, ma anche la disciplina e la voglia di lavorare, perché senza sacrificio non si ottiene nulla.
Il nastro bianco è un filo di speranza con cui tracciare il futuro. La gonna rossa agitata dal vento sembra in antitesi con la posa plastica della ginnasta, quasi a muoverla sia la passione della ragazza o il sogno.
Come recita una famosa massima, “se puoi immaginarlo, puoi realizzarlo”. Daniela Bussolino fa proprio tale concetto in questa sua creazione che trascende l’aspetto tecnico per legarsi alla sfera delle emozioni e dei contrasti generazionali.
Una tela che invita a cercare la maturità dell’essere responsabili e dell’essere pronti a migliorarsi sempre per realizzare i propri sogni.
Daniela Bussolino esprime un messaggio di speranza, nell’apertura al futuro e al cambiamento, senza sperare in maniera banale, ma mitigando il desiderio con la consapevolezza del duro lavoro e del sacrificio.
Arte artistica è un affresco propedeutico alla disciplina e insegna i giovani a vivere, poiché li pone davanti alle proprie responsabilità, sradicandoli dal mondo immaginario propinato dai media per porli ai blocchi di partenza della vita reale.