
Danzatrici acrobatiche.
Un’opera in cui Daniela Bussolino trascende l’arte della danza. Il movimento va oltre il fluire tridimensionale, ma si libera in una dimensione priva di forza di gravità
Le danzatrici diventano un tutt’uno con l’aria, lo spazio circostante, i colori. I nastri si trasformano in rovi. Grovigli che formano labirinti, pareti insormontabili. Eppure, le danzatrici fluttuano. Sono libere, leggere, eteree.
Un’opera con la quale Daniela Bussolino esalta la libertà, in ogni sua forma. Di movimento, di parola, di attitudini, di comportamenti.
E lo fa con l’energia dei colori del fuoco, che invitano a mettercela tutta, a intraprendere la via che porta alla realizzazione dei sogni.
Viviamo un’epoca in cui i più sperano, quando sarebbe tempo di agire.
Niente avviene per caso. Una frase, un movimento, una canzone, una danza, non nascono se non ci si impegna.
Daniela Bussolino ci invita ad abbattere ognuna delle barriere che ci poniamo, per colpa delle quali blocchiamo gran parte delle nostre ambizioni, relegandole per sempre a sogni e sparanze.
Le danzatrici della Bussolino sembrano immortalate in un fermo immagine attraverso cui governano lo spazio e il tempo. Perché spesso, si imputa proprio all’assenza di tempo l’incapacità di agire, di cominciare.
Alzatevi dalla sedia e cominciate a danzare. A camminare, a correre. Cominciate a scrivere la realtà dei vostri sogni.
Danzatrici acrobatiche è stata esposta in Campidoglio, il 29 ottobre 2019, durante l’evento istituzionale COLORI DI PACE, scambio interculturale tra Sri Lanka e Italia.